Vivo in confusione
mantenendo i silenzi
nell’unico modo che so fare
traccio la retta tra due punti
strappando gli umori prima dell’alba
Penso a chi si lascia
o a chi aspetta
o a chi per molto meno
si innamora per dispetto
L’ho fatto incrociando le dita
e con la testa ho detto sì
non essere dispiaciuta
di quello che hai amato
un corpo osceno bugiardo
a tratti artificiale
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