30 giu 2013

Per provare che esisti

Questa ferita ancora aperta
brucia tra penombre e sussurri
in un senso turbato l’astratta
immagine piegata in due

Per provare che esisti
devo girarmi più volte
tirare il fiato colpire
a caso mosche piatti

Ho deciso di guardare
la solitudine di una parola
quella dei numeri primi
correndo ai ripari 

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