Voglio un sogno per piangere
con conversazioni e parole d’amore
non cadere in finzioni o in stupidi
sorrisi da odiare appena svegli
Le favole abusate dalle vive mani
svelto accarezzo nomi ventri e bocche
scambiando inferni per lucciole
nei ripieghi di uno specchio
Ciò che scoppia e non lascia traccia
è questo continuo assedio di sete
di orgoglio tradito sbattendo per le paure
nel rinunciare di nuovo alla prossima
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