Dovrei credere alle favole
lette nelle notti alle figlie
o cantare nelle lune piene
la decisione che ci metto
per amarti o tenere solo
per me la solitudine che
graffia gli angoli che scortica
e smangia i pavimenti
ne faccio a meno
ora che sono alla fine
non trovo nulla
perché a nulla si arriva
se seguo le ore i passaggi
gli infiniti e grido il tuo nome
ed è così familiare da starci
da non cercarlo
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