Che cretino averlo urlato
per tutte questi notti con la luna e senza luna
coprendo di fiori le labbra per poi baciarle
mi confondono i dettagli
le misure di chi
decide di andarsene e se ne va con addosso
le attese e le contraddizioni e il ritorno dei
passi che battano che sbucano che spazzano
che confessano che cedono
Che cretino non averlo capito
continuavo a rubare i silenzi
e a starmene in disparte clandestino
d’impazienza e tormenti
per quanto ancora terrò chiuso
finestre e porte serrando muscoli
e sorrisi prima della prossima
domanda prima di sentirmi peggio
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